Coronavirus, da luglio lo Spallanzani sperimenterà il vaccino sull’uomo

LE PAROLE DEL DIRETTORE SANITARIO DELL'OSPEDALE DI ROMA

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Una speranza per il mondo, o più semplicemente per l’Italia, arriva da Roma: l’ospedale Spallanzani, che ha ospitato la prima coppia di cinesi positiva al Covid-19, inizierà a luglio la sperimentazione del vaccino contro il Coronavirus sull’essere umano. È quanto riferito da Francesco Vaia, direttore sanitario della famosa struttura ospedaliera. Si tratta di un vaccino genetico che si basa su un vettore virale messo a punto dalla società ReiThera, un’azienda di Castel Romano che si occupa di biotecnologie. Il Comune di Roma è sceso fortemente in campo a sostegno dello Spallanzani mettendo sul piatto 5 milioni di euro per la sperimentazione. Se tutto andrà bene, il vaccino potrà essere erogato in tutta Italia.

Francesco Vaia Spallanzani Roma Coronavirus

LE PAROLE DI FRANCESCO VAIA SUL VACCINO ANTI-CORONAVIRUS

Ecco le parole sull’inizio della sperimentazione del vaccino anti-Coronavirus di Francesco Vaia, il direttore sanitario dell’ospedale Spallanzani di Roma:

“Procedendo con questi ritmi sarà possibile avviare da luglio le prime sperimentazioni sull’uomo. Se i primi test daranno un esito positivo, porteranno nel 2021 alla somministrazione del vaccino su un alto numero di persone a rischio e, spero, alla dimostrazione della sua efficacia. Lo Spallanzani sta allestendo un’area dell’ospedale che sarà specificatamente dedicata alla somministrazione del vaccino a volontari sani, nel rispetto di tutte le garanzie di sicurezza. A differenza dei vaccini tradizionali, i vaccini genetici non utilizzano un microorganismo inattivo o parte di esso ma il gene che codifica per l’antigene del microrganismo che si vuole neutralizzare”.

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