Il decreto degli enigmi: allenamenti di squadra, Sagramola va all’attacco

0

Di ritornare in campo, il Palermo – eccezione assoluta, o quasi, nel girone I della serie D – ha piena voglia. E soprattutto, le possibilità. La società rosanero non s’è mai tirata indietro all’idea di rimetter palla al centro ma, di certo, le complessità dell’ultimo decreto hanno dato vita a una serie di dubbi amletici. La società di viale del Fante si è espressa attraverso le parole dell’ad Rinaldo Sagramola.

Il dirigente del Palermo, nel particolare, dice di non comprendere nel modo più assoluto la distinzione che è stata fatta, nell’ultimo decreto, fra gli sport di squadra e quelli individuali.

DIVERSI MA UGUALI

E il quesito di Sagramola è più che legittimo: “Gli atleti che fanno parte degli sport di squadra – ha sottolineato l’amministratore delegato rosanero – non possono allenarsi individualmente nei propri centri sportivi, mentre, al contrario, gli sport individuali possono riaprire dal 4 maggio. A questo punto io vorrei capire quale differenza ci sia tra queste due tipologie di sportivi. Se una società di calcio facesse allenare un calciatore alla volta, perché ha i preparatori atletici e le strutture a disposizione, perché non può farlo?”.

DAI CENTRI SPORTIVI… AI PARCHI

Negli ultimi giorni l’ipotesi di stop definitivo ai campionati dilettantistici si è fatta più concreta che mai. Sagramola definisce “ingiustificato e sorprendente” il contenuto del decreto. Specificando inoltre che “ci sono squadre con centri sportivi che dispongono di otto campi – dice al Gds – e non possono utilizzarli. Però, al contrario, i calciatori possono correre al parco, creando magari disturbo qualora venissero riconosciuti…”

VISITA LE NOSTRE PAGINE FACEBOOK

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui