Coronavirus, vita dura in Sicilia: i dati lo confermano

NUMERI CHE TESTIMONIANO L'OTTIMO LAVORO SVOLTO SULL'ISOLA

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Storpiamo solo per un momento, chiedendo umilmente perdono ad Ermete Giovanni Gaeta, uno dei passi del brano “La leggenda del Piave“. Perché se il fiume si fregiò di “non far passare lo straniero“, in Sicilia possono ribattere con “non passa il Coronavirus“. E sono i dati a dirlo. La malattia virale arrivata dalla Cina ed esplosa in modo incontrollato in tutto il mondo, non è riuscita ad attecchire con forza nella vecchia, stoica, Trinacria. La Sicilia infatti è la regione italiana nella quale il virus si è propagato con meno insistenza e forza. Tutto questo è certificato da uno studio portato avanti dall‘Istituto superiore di sanità e dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento che è stato reso noto nei giorni scorsi.

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CORONAVIRUS: DIFFICILE PIEGARE LA SICILIA, VERO?

Sicilia baluardo contro il Covid-19. L’indice Rt (ovvero il dato che misura la trasmettibilità di una malattia infettiva) è pari a 0,34. Ovvero il valore più basso di tutta Italia. Ed è un bel vanto per tutti i siciliani che escono promossi, al momento, dalla lotta al Coronavirus. Sono gli stessi esperti, come riportato su Palermo Today, che confermano il trend:

“L’indice Rt – spiegano gli esperti – rappresenta il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun individuo infetto dopo l’applicazione delle misure di contenimento dell’epidemia stessa”.

La Sicilia, quindi, si appresta a vivere la Fase 2 della lotta al Coronavirus con un dato confortante dalla sua parte: per essere definitivamente promossa, tutti i siciliani dovranno rimanere cauti rispettando tutte le restrizioni del nuovo DPCM. Per uscire vittoriosi dall’ennesima battaglia.

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