Uno sguardo al futuro e un pensiero per la sua ex squadra. L’ex terzino rosanero, oggi difensore del Livorno, Michel Morganella, si è concesso ai microfoni di Tuttomercatoweb per fare il punto sull’emergenza coronavirus e sulla possibile ripresa del campionato. Certamente però, non si è dimenticato degli anni trascorsi al Palermo.
Ecco le sue parole: “Mi manca tantissimo il campo, ma per il bene di tutti bisogna rispettare le regole. A casa non posso correre come se fossi fuori. Faccio il possibile, squat, affondi, esercizi per le braccia. Ma non ho un giardino di trecento metri, quindi cerco di fare il possibile. – continua Morganella – Poi la società ci ha dato un programma da svolgere in videoconferenza, ma è facoltativo”.
Il pensiero dell’ex terzino rosanero va anche alle ipotesi per il ritorno in campo, che di giorno in giorno sembrano essere sempre più confuse: “Vorrei che si riprendesse a giocare. Ma la salute viene prima di tutto. Meglio prima risolvere la situazione e non rischiare nulla. Poi tutti abbiamo voglia di finire il campionato, non sarà un problema saltare le vacanze per giocare”.
Certamente però, servirà del tempo prima di recuperare la forma fisica: “Un mese di allenamento e ce la facciamo. Ma saranno i preparatori e le società a decidere. -dichiara il difensore – Se chiameranno per tornare a giocare saremo pronti e disponibili. Il mio pensiero personale è che prima bisogna vincere contro il Coronavirus e poi scendere in campo”.
Morganella spende qualche parolina anche per il suo vecchio club, il Palermo, adesso guidato da Rosario Pergolizzi ed in testa alla classifica del girone I del campionato di Serie D: “A Palermo ho vissuto tanti anni da giovane e poi da più anziano”.
Morganella ricorda gli anni al Palermo e un calciatore napoletano che l’ha colpito, Gennaro Troianiello: “Facevamo i barbecue con tutti i sudamericani, ero l’unico europeo nel loro gruppo. – continua – E poi, quando c’era Troianiello, che ricordi: un personaggio molto positivo per il gruppo. Quando facevamo le cene di squadra Gennaro si metteva in piedi iniziava a ballare e si strappava la maglietta. E parlava sempre in napoletano”.
Su Fabrizio Miccoli invece: “Poi Miccoli, fortissimo, con la palla faceva ciò che voleva. In campo era decisivo. E nello spogliatoio gli piaceva scherzare ed era sempre disponibile con tutti”.
L’ex rosa conclude l’intervista raccontando l’effetto che gli ha fatto il Palermo in D: “Quando è successo ho provato una tristezza infinita. Palermo non meritava questo. Ho seguito qualche partita, ogni tanto sento Accardi oppure il magazziniere. -dichiara Morganella – A Palermo sono stato da Dio. E se arrivasse una chiamata tornerei anche domani, al di là della categoria”.
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