Mattiu, Cuncietta, Scheletru e controindicazioni da quarantena

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È ormai più di un mese che l’Italia è in quarantena. La gente è chiusa in casa e si muove solo per le inderogabili necessità. Ci siamo abituati a vivere una vita diversa, da trascorrere tra le mura domestiche nell’affetto dei nostri cari. All’inizio tutti avevamo progettato di riscoprire valori accantonati. Partite a carte e giochi di società per far trascorrere il tempo sembravano dovessero essere il must delle nostre piccole società blindate. Ma siamo nel 2020 e il mondo ormai gira attorno al web.

E proprio sui social questo nostro esilio forzato sta trovando il modo di fare interagire intere comunità spontanee di perfetti sconosciuti. Il covid 19 è un virus dall’alta probabilità di contagio, ma ancora più virale di questi tempi può essere un messaggio lanciato su Facebook. Abbiamo scoperto di essere sociologi, avventurandoci in analisi che ci hanno portati a conclusioni statistiche impensabili in tempi normali. È ormai scontato, come si evince dai post pubblicati, che è notevolmente diminuito il numero delle corna. Tempi duri per i fedifraghi di ogni latitudine.

Abbiamo ancora una volta scoperto come gli italiani siano appassionati di teleromanzi e fiction. Ogni settimana infatti aspettiamo con trepidazione la nuova puntata de “il decreto” con un protagonista che piace tanto alle donne: Giuseppe Conte. Proprio nei dettami dei vari dpcm siamo riusciti a dare il meglio di noi stessi. Le restrizioni non piacciono a nessuno e i più fortunati ed i più furbi non hanno tardato a far parlare di sé.

COSA E’ SUCCESSO IN CITTA’

I primi sono i possessori di animali domestici. Per loro è prevista la possibilità di uscire per le necessità fisiologiche dei quadrupedi. Era inevitabile che si attivasse un commercio di “rent a dog” con tariffe variegate in funzione del chilometraggio, da far percorrere ai piccoli amici dell’uomo. Non ci aspettavamo però una vera e propria mitragliata di post dove i cani protestassero per l’eccessiva quantità di urine durante la giornata. Mater artium necessitas dicevano i latini. E infatti la necessità ha aguzzato l’ingegno di chi di stare a casa non ne vuol proprio sapere, tanto che le forze dell’ordine hanno beccato persino un uomo che tranquillamente passeggiava una pecora. Ha quattro zampe ed una coda ed è persino più docile di un cane, si sarà giustificato il suo padrone. E poco importa se l’animale avesse il guinzaglio ma non la museruola. Ma non è tutto.

L’occasione, si sa, fa l’uomo ladro. Ed ecco che ci accorgiamo che nel ventunesimo secolo siamo tutti videomaker. Abbiamo filmato di tutto, immortalato reati e registrato vicende come novelle spie che James Bond e Mata Hari al confronto sono dilettanti allo sbaraglio. Chi di voi non si è incuriosito su come è andata a finire nella disputa tra scheletro e Concetta, se il primo avrà dato quanto richiesto con insistenza e metodi non proprio in uso nelle trattative commerciali dalla seconda. Ma quello che proprio qualcuno non ha digerito del nostro dorato esilio è il divieto di assembramento.

NOVITA’ PER IL PRIMO MAGGIO?

L’uomo è un animale da società e la solitudine non far per lui. Vuoi che nel week end pasquale non si inventasse uno stratagemma? Via sul tetto a far grigliate con balli e canti tra una pinta ed un cicchettino. E se arriva l’elicottero a scovarti basta attrezzare la contraerea. Fuochi d’artificio come fosse il festino della Santuzza. Inevitabile il diffondersi di parodie musicali con la voce di un coraggioso che ha sfidato il malefico con il più classico degli epiteti palermitani : u virus è curnutu. Ma a questo punto in tanti ci siamo fatti una domanda: che fine avrà fatto Mattiu, tanto cercato e chiamato a suon di urla sul tetto del condominio dello Sperone? Chissà se da qui al tre maggio lo scopriremo.


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