Campionati, l’ipotesi: “Partite a porte chiuse fino a Natale”

Considerando la situazione attuale dell'emergenza coronavirus, l'orientamento è quello di prolungare la disputa delle partite senza pubblico fino a Natale

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L’ultimo decreto del Governo ha ritardato la ripartenza del calcio italiano, lasciando in sospeso le ultime partite da disputare. Ecco il programma previsto per riprendere a giocare e definire i campionati. Considerando l’attuale decorso del coronavirus, gli allenamenti collettivi non potranno cominciare prima del 4 maggio. Di conseguenza slitterà alla fine del mese la ripresa dei campionati. In dettaglio, l’ipotesi alla quale si sta lavorando più o meno è questa: fino al 10 maggio una settimana di sedute atletiche con distanze di sicurezza tra i calciatori. Poi fino al 24, due settimane di preparazione con la palla, con i contrasti e quindi i contatti. Infine gli ultimi giorni di rifinitura per la ripresa dell’attività, che potrebbe essere fissata nel week-end del 30 e 31 maggio.

PARTITE A PORTE CHIUSE

Ovviamente le partite che chiuderanno questo campionato si svolgeranno tutte a porte chiuse. Ma forse non saranno solo queste. Secondo quanto riferito da Sport Mediaset non è da escludere una clamorosa ipotesi per il calcio giocato. La Serie A, gli altri campionati europei e tutto il calcio in generale sono alle prese con le conseguenze della pandemia coronavirus. Tenendo conto di questa situazione, sembra emergere una (quasi) certezza: la partite di Serie A si giocheranno a porte chiuse almeno fino a Natale. Al momento infatti appare difficile ipotizzare una riapertura al pubblico prima delle festività natalizie.

ALCUNE PARTITE ANCHE IN CAMPO NEUTRO

L’idea della Lega di A, che poi sarà adottata da tutte le categorie, sarebbe quella di far giocare tutte le partite negli stadi designati dal calendario, ma senza pubblico, come accaduto nelle ultimissime gare disputate prima dello stop. Ma c’è anche l’ipotesi che alcune sfide si possano giocare in campo neutro: se a maggio ci saranno ancora alcune zone rosse (per esempio la Lombardia), è probabile che i match previsti in quelle aree per un certo periodo possano essere spostati in altri campi, chiaramente sempre a porte chiuse. A quanto pare, quindi, solo nel 2021, se tutto andrà bene, si potrà tornare alla normalità.


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