Rais la prende con calma, dignità e classe, Mazzamauro no

Lo stato maggiore del Savoia, colpito duro da un grande Palermo, si presenta in mixed zone ammettendo solo in parte la superiorità degli avversari

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Lui che di inferni se ne intende, avendo vissuto da militare quello dell’Afghanistan, sperava che, ad intimorire la capolista ci avrebbe pensato la bolgia dell’Alfredo Giraud. E invece, in virtual mixed zone, il dg Giovanni Rais non ha potuto fare altro che inchinarsi a un Palermo versione schiacciasassi. Nella più temuta delle trasferte, accompagnato da circa 300 fans, il team di Pergolizzi fuga i dubbi residui. Anche quelli del turritano doc, più volte, nel corso della stagione, oltremodo polemico.”Sì, oggi i rosanero ci hanno restituito con gli interessi la sconfitta patita all’andata davanti il proprio pubblico. Un 3-1 che non ammette repliche, netto e meritato. Non nego che la speranza, considerato il lungo viaggio in pulmann affrontato dai Mirri Boys, era quello di vederli scendere in campo spompati, e invece…pazienza. Se lo sport ci insegna qualcosa, ci insegna ad accettare i nostri fallimenti, come i nostri successi, con calma, dignità e classe”.

Rais, il dg degli oplontini ha ammesso, o quasi, la superiorità del Palermo

SUDDITANZA ROSANERO

Peccato che, a microfoni ormai lontani, c’è chi giura di averlo sentito imprecare contro la sua creatura.“Figlio di putt…, perché mi hai fatto questo? Perché mi hai fatto questo?. Un pianto forte e inconsolabile quello del dg, cui segue la disamina diametralmente opposta del suo presidente.”Ne sono più che certo: se questa partita si potesse rigiocare – attacca Mazzamauro – il mio Savoia dimostrerebbe a tutti di essere la squadra più forte del campionato. Il Palermo deve ringraziare il suo blasone, capace di esercitare sudditanza psicologica sull’arbitraggio. Adesso mi sfuggono i particolari, ma, ne sono certo, se andiamo a rivederli, tutti e tre i gol dei rosanero saranno stati viziati da irregolarità”. E sull’1-0, il mancato fallo da rigore su Sforzini ravvisabile anche dalla luna? “‘Il cascatore’ dovrebbero chiamarlo, altro che ‘il tagliagole’, quello lì sa fingere meglio di Pippo Inzaghi”.

QUESTIONE DI LENTI

E a chi gli fa notare che i siciliani, traversa a parte, hanno costruito almeno una decina di palle gol limpide, il patron oplontino, lapidario, risponde.”O cambiate la gradazione degli occhiali o siete in malafede. Il Savoia resta la squadra più forte del torneo. Fatevene una ragione”. Adesso però, come meno sette gare dalla fine del campionato, le lunghezze che dividono i campani dal Palermo salgono a dieci, un’enormità.”Per tutti ma non per noi. Siamo il calcio Savoia, lo volete capire? Con quattordici punti ancora in palio, il nostro obiettivo è di chiudere in testa a più quattro dai siciliani.” Anna, la sua omonima, nei film di Fantozzi faceva ridere meno caro Pres.

LE IMMAGINI DEL VIRTUAL MATCH

Le dichiarazioni virgolettate in questo articolo sono totalmente immaginarie.

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ORGOGLIOSO titolare, dal 2008 al 2016, dell'impresa di pulizie Agm Pulindo, appassionato del gioco del calcio, di cinema nonché divoratore di libri, inizia la sua carriera nel mondo della carta stampata nel 2003, curando la rubrica "Siamo tutti allenatori" per conto del mensile "La Notizia Sportiva". Nel 2008, l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti coincise con l'inizio della collaborazione con il Giornale di Sicilia, quotidiano per il quale ha seguito per tante stagioni le sorti della Primavera del Palermo. Dopo avere collaborato per un periodo a Siciliainformazioni.com, la passione per il mondo dei vivai calcistici della sua città lo ha portato a scrivere per conto del "Quarto Tempo", apprezzato format diretto dall'amico Enzo Bonsangue, con il quale, nel 2014, ha curato la trasmissione televisiva "Quartarete" prodotta da Stadionews. Il sodalizio tra i due giornalisti è continuato fino alla conduzione, da sette anni, del format radiofonico "La Zanzarosa" dedicato al Palermo calcio. Oggi divide il suo tempo tra famiglia, lavoro e giornalismo, suo grande amore. Il suo motto? "Seguite la vostra vocazione ma fatelo in luoghi puliti".

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