Roberto Lipari:”Italiani? Popolo di santi, navigatori, poeti e…assassini”

In un video diffuso tramite social, il comico palermitano Roberto Lipari esprime la sua indignazione verso tutti coloro che snobbano il Covid-19

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E’ una comicità tagliente e arguta quella di Roberto Lipari, notoriamente volta a suscitare l’indignazione del pubblico. I suoi monologhi spaccano le ossa di chi, sperando di farla franca, spesso si macchia di ingiustizie e furberie. Come in “Tuttapposto”, il film che lo ha visto debuttare al cinema, dove si condanna la pratica delle raccomandazioni in ambito universitario. Chi dunque, meglio del giovane artista palermitano, tramite un videomessaggio inoltrato sui social, poteva colpire tutti coloro che, in tempo di coronavirus, disattendono la quarantena?

L’APPELLO

Un appello, alla sua maniera quello di Roberto Lipari, fatto dal salotto di casa, accorato come mai, per un riuscito mix di sarcasmo e rabbia davvero mai visti. Arriva quasi alle lacrime Roberto, basito di fronte al menefreghismo dei suoi concittadini, legittimamente definiti assassini. Lo ripete, quasi fosse un loop infinito, portando ad esempio i continui casi di indisciplina messi in risalto dagli stessi media.

Roberto Lipari ha espresso in un video tutto il suo sdegno per chi disattende le rogole della quarantena

MENEFREGHISMO AL POTERE

Sordi alle raccomandazioni, a tanti palermitani sono bastate le sfince per prendere d’assalto i panifici, così come più forte della paura è stata la voglia di riunirsi attorno alle caratteristiche vampe. Una bella giornata, che per carità, vale tutta un bagno a Mondello o una partita a calcetto e ciao ciao precauzioni. E ancora, ricorda Roberto Lipari, il ritorno da Codogno di un tizio, che invece di registrarsi ha pensato bene di portare il cibo a un cane randagio in viale Strasburgo. Infine, caso estremo, il raid dei ladri che rubano dagli armadietti di medici e infermieri del Policlinico, intenti a salvare vite, portafogli e oggetti di valore.

Siamo un popolo di santi,poeti e ASSASSINI…

Publiée par Roberto Lipari sur Jeudi 19 mars 2020

TUTTO IL PEGGIO DEGLI ITALIANI

Ho scoperto in questi giorni che l’Italia, oltre a essere un paese di santi, scienziati, artisti, navigatori e cantanti dal balcone è anche una nazione di assassini“. Riflessione durissima quella di Lipari, dettata dal fatto che, mentre c’è chi muore o chi lotta per vivere, c’è anche chi se ne frega altamemente. Chi, indifferente a qualsiasi precauzione, si riunisce pur sapendo il danno potenziale che potrebbe arrecare. Perchè, è bene ricordarlo, essendo positivi al Covid-19 anche da asintomatici, si diventa armi letali per chi magari possiede un deficit di difese immunitarie. Già, proprio come degli assassini.

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ORGOGLIOSO titolare, dal 2008 al 2016, dell'impresa di pulizie Agm Pulindo, appassionato del gioco del calcio, di cinema nonché divoratore di libri, inizia la sua carriera nel mondo della carta stampata nel 2003, curando la rubrica "Siamo tutti allenatori" per conto del mensile "La Notizia Sportiva". Nel 2008, l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti coincise con l'inizio della collaborazione con il Giornale di Sicilia, quotidiano per il quale ha seguito per tante stagioni le sorti della Primavera del Palermo. Dopo avere collaborato per un periodo a Siciliainformazioni.com, la passione per il mondo dei vivai calcistici della sua città lo ha portato a scrivere per conto del "Quarto Tempo", apprezzato format diretto dall'amico Enzo Bonsangue, con il quale, nel 2014, ha curato la trasmissione televisiva "Quartarete" prodotta da Stadionews. Il sodalizio tra i due giornalisti è continuato fino alla conduzione, da sette anni, del format radiofonico "La Zanzarosa" dedicato al Palermo calcio. Oggi divide il suo tempo tra famiglia, lavoro e giornalismo, suo grande amore. Il suo motto? "Seguite la vostra vocazione ma fatelo in luoghi puliti".

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