Palermo: la truffa dei tamponi a domicilio e gli scippi con mascherina

Ci sono truffatori pronti a entrare in azione sfruttando il momento di emergenza, che cercano di farsi aprire per fare un tampone per conto dell'Asp

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Ci sono in giro truffatori e malintenzionati pronti a entrare in azione sfruttando l’onda dell’emergenza attuale. È il caso di due individui che indossando una tuta gialla, muniti di guanti e mascherina “d’ordinanza”, si sono fatti vivi in un palazzo della zona di via Pacinotti. Hanno citofonato, e presentandosi come dipendenti dell’Asp, hanno detto di essere stati mandati per eseguire tamponi a tutti i condomini.

Tampone coronavirus

LA RISPOSTA DELLA SIGNORA

Ovviamente erano due truffatori che cercavano di entrare in una casa per rubare. La signora che ha risposto al citofono si è mangiata la foglia, e non ha aperto. I due hanno insistito, continuando ad assicurare di essere lì solo per eseguire una disposizione dell’Asp, ma la donna a quel punto ha detto che non poteva aprire a nessuno perché era risultata positiva al coronavirus, ed era in quarantena. Non era vero, ma è servito a fare desistere i due malintenzionati che, inforcato un motorino, si sono allontanati.

LA PRECISAZIONE DELL’ASP

Dopo avere ricevuto questa ed altre segnalazioni, l’Asp ha emesso un comunicato, precisando che: “L’esame a domicilio per il rilevamento dell’infezione da coronavirus avviene solo dopo la segnalazione del medico di famiglia al Dipartimento di Prevenzione, ed a seguito di apposita valutazione condivisa. Prima di recarsi al domicilio del paziente, il personale dell’azienda avverte telefonicamente l’interessato”. L’Asp invita a segnalare alle forze dell’ordine eventuali tentativi messi in atto da truffatori.

SCIPPATORE CON MASCHERINA E CAPPUCCIO DELLA TUTA

Vale la pena segnalare anche l’esistenza di uno scippatore che agisce nella zona dello stadio, munito di mascherina, con il volto nascosto dal cappuccio della tuta e con un cane al guinzaglio. L’ultimo colpo lo ha tentato in via Val di Mazara, ai danni di una giovane donna che portava a spasso il cane. Quando la malcapitata ha notato che il malvivente guardava con insistenza la borsa, ha iniziato a correre e si è rifugiata nell’androne di un palazzo. Ha chiamato il 112 ed ha denunciato l’accaduto.


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