Questo stop del Palermo per Decreto ministeriale, può essere utilizzato per conoscere meglio un ragazzo arrivato a gennaio, che con poche apparizioni ha già conquistato l’attenzione dei tifosi rosanero, oltre che dell’allenatore: Andrea Silipo. Si è proposto con giocate apprezzabili, ma anche con due gol straordinari, subito catalogati dagli spalti uno “alla Cavani” e l’altro “alla Dybala”. Per il giovane under, approdato a Palermo dopo una stagione deludente nella Primavera della Roma, è un periodo di grandi soddisfazioni. Si capisce nell’intervista che ha rilasciato al Corriere dello Sport.
«Il primo alla “Cavani per caso” – tiene a precisare subito Silipo con schiettezza –.Volevo crossare, è uscita una pennellata. Ma, come il primo amore, non si scorda mai. Mia madre era al Barbera, e l’ha ripreso con il cellulare».
«Il secondo invece l’ho cercato e voluto – continua il classe 2001 -. Di sinistro, a giro, sul palo lontano, la mia specialità fin da bambino. Poi, ci si affina guardando e copiando grandi campioni come Totti o Messi, i miei idoli».
L’esperienza nella Primavera della Roma gli ha lasciato brutti ricordi. «Nel primo anno sette presenze. Poi, sei mesi senza un solo minuto. Niente di personale, ogni allenatore ha le sue idee». Gli è stato chiesto se questo significa che la sua avventura in giallorosso è da considerarsi conclusa, anche perché già si parla di un possibile accordo per restare a Palermo. «Non dipende da me – risponde Silipo -. E comunque un ragazzo della mia età pensa sempre a grandi squadre o a diventare famoso. In questo caso, mi sento al sicuro. Con la Roma o con il Palermo sarei in paradiso».
L’esperienza vissuta nella Roma: «Se sei romanista – dice – e ti trovi a Trigoria è il massimo. Anche solo a guardare. Invece, mi sono allenato più volte con la prima squadra. Molti erano simpatici: Juan Jesus e Kolarov mi hanno dato tanti consigli. Ho fatto le foto con tutti anche con Salah e Totti». Del “Pupone” ha anche la maglia. «Appena divento famoso gliela faccio firmare – dice Silipo ridendo -. Il numero 10 è quello che sceglierei sempre e con il quale ho vinto lo scudetto con la Under 17 di Baldini».
LA FAMIGLIA
Racconta la sua famiglia: «Papà, Gerardo, è gommista e gestisce un’officina sulla Laurentina. Non mi ha mai chiesto di lavorare con lui, ha assecondato il mio desiderio e mi ha trasmesso la fede romanista. Mamma, Katia, fa la casalinga. Mio fratello Matteo ha cominciato a giocare come me nel Racing Club di Sandro Tovalieri, poi ha fatto un anno a Pomezia e ha deciso di smettere». È fidanzato con Elisa: «Avevamo tredici anni quando è scoccata la scintilla. Andavamo a scuola insieme, poi il calcio ci ha divisi. Ci siamo ritrovati in spiaggia e l’amore è sbocciato. Elisa viene a Palermo quando giochiamo in casa e, il giorno dopo, la riaccompagno in aeroporto». Questo è Andrea Silipo.
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