Il campionato di serie D è fermo, ma il Palermo non abbassa la guardia. Per evitare i rischi che accompagnano il coronavirus, il club rosanero, oltre ad avere recepito tutte le misure dettate dalla LND, la Lega nazionale dilettanti, ha deciso di prendere anche altri provvedimenti dentro e fuori dal campo per allontanare il pericolo di contagio.
Il responsabile sanitario della squadra rosanero Roberto Matracia, in una intervista pubblicata oggi dal Giornale di Sicilia, ha spiegato i cambiamenti nella routine giornaliera apportati nel gruppo di Pergolizzi: «Al momento utilizziamo due spogliatoi per la squadra, in modo di amplificare le distanze tra i giocatori, che fuori dal campo non potranno lasciare la città, né far venire i parenti da fuori. Ho raccomandato loro anche di non andare in giro per locali durante questo periodo ed evitare gli assembramenti di persone. Inoltre controlliamo le loro temperature quando necessario. Loro la controllano autonomamente la mattina, prima degli allenamenti, se qualcuno avverte qualche sintomo allora interveniamo noi. Lo staff è a disposizione dei calciatori 24 ore su 24, l’importante è non creare allarmismo eccessivo. Se c’è una febbre, dobbiamo indagare per capirne i motivi. Se uno è stato sempre a casa e ha seguito determinati accorgimenti, e difficile che si tratti di Coronavirus».
Nonostante il campionato sia fermo, gli allenamenti continuano: «Negli allenamenti non e cambiato nulla – ha proseguito Matracia – anche perché mantenere le distanze durante gli allenamenti è impossibile. Ma gli atleti mica sono malati, la prevenzione si fa in altri modi per una patologia come questa». Il responsabile sanitario del Palermo ha giustificato la scelta della Lega di rinviare la prossima giornata di campionato: «Sono d’accordo sui provvedimenti presi, perché la Lega ha intenzione di portare tutte le società sullo stesso piano. Non è che tutte sono il Palermo. Qui il presidente Mirri, ma anche Sagramola e Castagnini stanno seguendo la situazione personalmente, così come Argento e Rinaudo per il settore giovanile. Non è facile per nessuno, anche a causa dei continui allarmismi».
Tutto il gruppo rosanero è tranquilli, e non si lascia prendere dal panico. Si affida allo staff medico. «Ci hanno fatto delle domande – ha concluso Matracia – anche i più giovani. Sono tutti ragazzi di una certa cultura ed è bello anche parlare con loro. Abbiamo dato loro i consigli che si danno a tutti, specialmente sul rispetto delle norme igieniche, ma i calciatori da questo punto di vista sono impeccabili».
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