Da Miccoli a Sorrentino, da Vazquez ad Amauri o Dybala. E’ stato proprio Franco Marchione a battezzare l’argentino “u picciriddu”. Tutti quanti, a partire dai vertici dell’attuale Palermo, hanno ricordato il factotum rosanero, per il quale oggi sono in programma i funerali (ore 11.30 alla parrocchia Sant’Oliva, in corso Calatafimi).
Una vera e propria valanga di messaggi d’affetto per lo storico simbolo del club di viale del Fante, che ha lasciato la moglie e tre figli ad 82 anni. Marchione ha lavorato, nascosto dalle luci dei riflettori, per quasi cinquanta anni. E allo stadio ha svolto diversi ruoli. E’ stato team manager, dirigente sportivo del settore giovanile, fino a vestire i panni del dirigente accompagnatore del Palermo che in serie A brillò fino a conquistare il primo storico accesso in coppa Uefa.
Anche l’ex direttore sportivo (a più riprese) Giorgio Perinetti, ha dedicato un pensiero a Franco Marchione. “Mi è stato vicino – ha detto a tuttomercatoweb – in tutte le esperienze palermitane… Tutti i calciatori lo ricordano con grande affetto, io anche. Era una persona straordinaria. I miei ricordi sono anche e principalmente dal punto di vista personale e non solo professionale. Un abbraccio sincero a Franco”.
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