In Sicilia solo 70 posti per malattie infettive. Le misure preventive al corona virus

Incontro, ieri, per discutere sulle misure di prevenzione nell'isola. Nessuna emergenza, allo stato attuale, ma c'è un problema con le disponibilità dei posti letti per casi di infettivologia

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Il corona virus è, purtroppo, giunto in Italia in maniera più significativa rispetto agli altri Paesi europei. Dalle statistiche dell’ECDC (Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie) il Paese europeo con più casi di contagio è il nostro. Il numero di persone coinvolte è salito, negli ultimi due giorni, a circa 110. Basti pensare che in Germania e Francia le persone ufficialmente risultate positive al virus non superano le 20 unità per Nazione.

corona virus

MISURE D’EMERGENZA ADOTTATE DAL GOVERNO

Sono già noti i diversi casi di contagio avvenuti nel Nord dell’Italia, soprattutto in Lombardia e Veneto. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha approvato ieri il Decreto Legge. Esso introduce misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Tra le varie misure, che dovranno essere adottate nelle aree focolaio, vi sarà il divieto di ingresso e allontanamento, la sospensione di qualsiasi evento pubblico e privato, nonché di tutte le attività degli uffici pubblici e, soprattutto, la messa in quarantena con sorveglianza attiva a chi ha avuto contatti stretti con persone affette dal virus e la previsione dell’obbligo per chi fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico di comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente.

LE MISURE PREVENTIVE ADOTTATE IN SICILIA CONTRO IL CORONA VIRUS

Ma come si sta muovendo la Regione Sicilia, in merito alle misure da adottare per prevenire la diffusione del virus anche sull’isola? Ruggero Razza, assessore alla Salute, ha convocato nella giornata di ieri, presso il Palazzo della Regione a Catania, l’Unità di crisi. Erano presenti epidemiologi, virologi, rappresentati degli anestesisti-rianimatori. Durante l’incontro è stato chiesto ad Angelo Borrelli, commissario per l’emergenza, di nominare Nello Musumeci, Presidente della Regione Sicilia, quale soggetto attuatore dell’ordinanza di protezione civile nell’isola. In questo modo, come sottolinea Razza, si potrà “avere una visione unitaria degli interventi che dovranno essere adottati e di avvalerci in maniera più rapida di tutte le prerogative che l’ordinanza pone. Tra queste, per esempio, l’acquisto dei dispositivi che dovranno essere ulteriormente distribuiti“.

LA DISPONIBILITÀ DEI POSTI LETTO IN SICILIA

Queste le dichiarazioni dell’assessore alla Salute, al termine della riunione: “Bisogna programmare, anche se in questo momento, è giusto sottolinearlo, non c’è la necessità. Nell’isola non ci sono ragioni per allarmarsi, perché si stanno già adeguatamente seguendo i percorsi necessari“.

Ruggero Razza ha tenuto a sottolineare che la situazione sulla diffusione del corona virus in Sicilia è, allo stato attuale, sotto controllo: “La Regione è riuscita a intervenire nell’immediatezza, con le analisi necessarie, grazie soprattutto alla dotazione autonoma di tamponi faringei per il test specifico sul virus“.

Poi, però, evidenzia un aspetto che sarà analizzato accuratamente, riguardo la disponibilità dei posti letto per malattie infettive presenti nella regione: “La Sicilia può contare su 70 posti letto di infettivologia in tutta la regione e coprono l’intero territorio regionale. Probabilmente ci chiederemo nelle prossime ore se l’organizzazione dei percorsi per le malattie infettive non debba essere affrontata in maniera diversa perché oltre ai casi sospetti c’è la normale attività che deve proseguire serenamente“.

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