“A Palermo credevano forse che tutti dovevano tacere e stare zitti per quanto accaduto in questo campionato? Noi abbiamo il diritto di parlare, vogliono zittirci ma hanno sbagliato piazza“. Queste alcune dichiarazioni rilasciate dal direttore generale del Savoia calcio, Giovanni Rais, durante un’intervista a solosavoia.it.
Il dirigente campano, durante le dichiarazioni rilasciate ieri, ha voluto sottolineare, a suo parere, anche il cattivo operato della stampa palermitana. A detta sua, infatti, i giornalisti del capoluogo siciliano potrebbero essere la causa dell’eventuale divieto di trasferta dei tifosi rosanero, nella sfida contro il Savoia, in programma il prossimo 22 marzo. “Se le autorità preposte dovessero decidere di vietare ai tifosi del Palermo la trasferta a Torre Annunziata sarà proprio per gli articoli scritti da questi signori che operano una costante destabilizzazione“.
Giovanni Rais ha pieno diritto a esprimere il proprio pensiero in merito al clima infuocato che si è creato in questi mesi, sull’asse Palermo-Savoia. Gli addetti ai lavori, anzi, dovrebbero intervenire mantenendo bassa la tensione, già resa tesa dall’abitudine, al giorno d’oggi, di utilizzare i social network come valvola di sfogo, a volte rischiosa, da parte di molti tifosi. Poi, però, scorrendo alcune pagine Facebook, si trova un commento proprio del dirigente oplontino che si lascia andare a un’espressione poco nobile e, di sicuro, poco consona a una figura come quella che ricopre. Al commento di un utente che scrive “Lasciategli il suo momento di gloria…fino ad adesso non lo conosceva nemmeno sua madre!“, riferendosi proprio al dirigente campano, Rais ha risposto in questo modo: “invece io conosco bene tua madre!“. Si predica tanto, dunque, ma si razzola male, molto male.
A differenza di qualche dirigente e di qualche giornale campano, che per tutta la stagione hanno gettato ombre sul campionato del Palermo, lasciandosi andare a dossier superficiali e a dichiarazioni inadeguate, l’operato della stampa palermitana è rimasta sempre nei limiti della professionalità.
La nostra redazione si è già accertata, con l’ufficio stampa della società del Savoia, che il profilo da cui è partito il commento sia proprio di Rais. A questo punto, crediamo sia doveroso sottolineare la gravità dell’accaduto. Un dirigente, infatti, come già specificato in precedenza, dovrebbe smorzare i toni, non renderli più infuocati.
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