Oggi deve essere un Palermo targato Cittanova, non Messina…

Oggi i rosanero devono scendere in campo con lo stesso ardore visto a Cittanova dopo il 70', e scordare la partita giocata contro il Messina

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Oggi al Barbera ci potrà essere la conferma che la scintilla scattata nella testa di ragazzi di Pergolizzi al 70° del secondo tempo nella partita contro il Cittanova, è quella che continuerà ad infiammare la compagine rosanero in questo ultimo scorcio di campionato. Sappiamo che fra i misteri del calcio esiste anche la probabilità che un episodio, una particolare situazione negativa che si verifica in campo, può portare nel collettivo una reazione, una presa di coscienza così profonda, così determinante, da potere dare una profonda sterzata al proseguo di un campionato.

MESSINA DA DIMENTICARE

Obbiettivamente, rivisitando l’ultima partita casalinga che i rosa hanno giocato contro il Messina, nessuno può dirsi soddisfatto. Anzi potrebbe affiorare un certo disagio, ricordando i pericoli corsi in quei 90 minuti che hanno visto i peloritani mettere sotto, per buona parte dell’incontro, la squadra capolista . Che, nonostante tutto, alla fine è riuscita a “sfangarla”, conquistando i tre punti in palio seppure senza molti meriti. Purtroppo, nella successiva partita, quella giocata contro il Cittanova, per buona parte del match l’andamento non si è discostato di molto da quanto visto fino ad un cetto punto contro l’Fc Messina.

CITTANOVA-PALERMO

È successo che contro i calabresi i rosa erano già in svantaggio al terzo minuto. Poi, senza mai arrivare al tiro per lunghi tratti del primo tempo, con un solo lampo sono riusciti a portare la partita sull’1-1 con Floriano al 31′. Poi al 47′, con Langella, hanno addirittura ribaltato il risultato. Ma non essendo capaci di mettere la partita al sicuro, inevitabilmente al 70′, su rigore, hanno subìto il pareggio del Cittadella. A quel punto, stando così le cose, in molti erano disposti a scommettere che i rosanero si sarebbero accontentati di portare a casa un punticino.

REAZIONE COLLETTIVA

E invece no. È stato come se il collettivo avesse avvertito una scossa, una scintilla collettiva. Tutti, contemporaneamente, hanno sentito la necessità di rimboccarsi le maniche, di mettere il cuore in campo e smetterla di giocare con sufficienza, sicuramente al di sotto delle loro possibilità. Come d’incanto si è visto un altro Palermo, arrembante, spumeggiante, incurante dell’espulsione di Lancini. Forse neppure si erano accorti di essere rimasti in 10. Ed a forza di provare al 88′ è arrivato il frutto di tale ardore. Peretti ha segnato il 3-2. E Floriano, dopo il 90′, durante un lunghissimo recupero ha messo il sigillo del 4-2 a questa basilare vittoria. Che ha permesso ai rosa di allungare sulle inseguitrici.

IL PALERMO CHE CI VUOLE

Questo visto a Cittanova dopo il 70′, è di sicuro l’atteggiamento che deve avere una squadra che vuole arrivare alla serie C senza curarsi di cosa fanno le altre concorrenti. Ed è molto importante che oggi piglio venga confermato, in special modo contro una squadra che non ha motivazioni esasperate. Il Biancavilla naviga nella parte medio alta della classifica, e inoltre fuori casa, nelle ultime dieci partite ha avuto un andamento decisamente remissivo. Forse potrebbe risentire della voglia di rivalsa di Mascara, il suo allenatore di fede catanese, ma di sicuro in campo scendono i giocatori non il tecnico. Pergolizzi con molta probabilità si affiderà alla stessa squadra vista a Cittanova, con Crivello al posto dello squalificato Lancini. Ma, soprattutto, i titolari che scenderanno in campo dovranno continuare giocare con lo stesso ardore fatto vedere al Morreale-Proto di Cittanova, dal 70′ in poi.


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