Protesta da parte dei “superstiti” dell’Opera Pia Ruffini: “Giustizia!”

Stamattina 5 febbraio 2020 c'è stata l'ennesima protesta da parte degli ormai ex dipendenti dell'Opera Pia Ruffini di Monsignor Corrado Lorefice

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Gli ex lavoratori dell’Opera Pia Ruffini o meglio i “superstiti”, come si sono definiti loro stessi stamattina davanti al palazzo del Presidente della Regione a Piazza Indipendenza, hanno protestato per l’ennesima volta.

Durante il sit in, gli ormai ex dipendenti dell’ipab Ruffini hanno manifestato per portare un messaggio al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e a Monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo e presidente dell’ipab: “Ricordate l’opera Pia Ruffini?

Opera Pia Ruffini
Gli ex dipendenti dell’Opera Pia Ruffini

“Dopo due anni di protesta non abbiamo visto un soldo, il nostro vescovo, che per noi è un padre, ci ha buttato in mezzo a una strada. Siamo da due anni senza lavoro e senza soldi. Il vescovo ci dia una risposta”. 

Nei giorni scorsi all’Ars si è deciso di aggiornarsi ad altra data auspicando la presenza di Monsignor Lorefice e del presidente della Regione Nello Musumeci per capire perché non sia stato nominato il componente rappresentante della regione nel consiglio di amministrazione dell’Opcer e cosa si può fare del patrimonio immobiliare dell’Opera Pia Ruffini che è stata creata per i servizi sociali della città e quindi pubblica.

Opera Pia Ruffini

Gli ex dipendenti dell’Opera Pia Ruffini sono stati ascoltati, l’ufficio di gabinetto di Nello Musumeci ha dato la disponibilità per un incontro giorno 12 febbraio 2020 ad una piccola delegazione.
I “superstiti” vanno avanti alla ricerca della giustizia per il loro lavoro e per i pagamenti che il CDA dell’ente non ha ancora erogato agli aventi diritto. Loro chiedono alle istituzioni di intercedere col Vescovo Monsignor Corrado Lorefice, affinchè rispetti l’ordinanza dei giudici datata 18 febbraio 2019 che condanna l’opcer ad un risarcimento di 18 mensilità.

SUPERSTITI

Gli ex lavoratori dell’Opera Pia Ruffini si chiedono se il tribunale non possa ordinare all’assessorato famiglia un commissario ad acta per verificare il patrimonio dell’ente e l’eventualità di vendita di qualche immobile per potere entrare in possesso di queste somme che, gli ex lavoratori, temono di non vedere mai.
“Ora attendiamo il 12 febbraio per tentare una ricollocazione dei superstiti rimasti, -dichiara il sindacalista Ernesto Bellitteri a RNL- ormai neanche una ventina sperano nel lavoro, il resto attende i pagamenti delle mensilità, ordinate dal giudice, per potersi pagare i contributi ultimi ai fini pensionistici”.

“Abbiamo vinto una causa di diciotto mensilità ma ancora nessuno ci ha dato quanto ci spetta. Vogliamo un lavoro. Non è umano come si sta comportando il vescovo”.

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