Ferdinando Sforzini ha dimostrato oggi quanto sia importante per questo Palermo. La sua doppietta ha deciso la delicata sfida con l’Fc Messina.
Ma i suoi meriti vanno ben al di là dei gol, con una prestazione straordinaria, tenuto conto dei suoi trentacinque anni e delle voci che lo davano in condizioni fisiche non eccellenti. Voci che lui stesso aveva smentito seccamente. E ha dimostrato di avere ragione.
IL FATTORE FONDAMENTALE DELL’ESPERIENZA
Quantità ed esperienza messe a disposizione di una squadra, quella di Pergolizzi, che ha mostrato i soliti limiti di gioco. Tantissimi lanci lunghi, pochissima spinta sulle fasce e quasi nessuna costruzione del centrocampo. Abbastanza male Felici e soltanto poco meglio Floriano.
Sforzini ha lottato come un leone, da unico e solo terminale offensivo della squadra, preso spesso tra i due centrali difensivi giallorossi, ha conquistato qualche punizione, ha infastidito l’impostazione del gioco degli avversari ed è pure tornato nell’area di rigore rosanero in occasione dei calci di punizione dei palermitani.
In più, ha segnato. Di testa e di astuzia, il primo gol, quello che ha tolto dagli impicci il Palermo. Sì, perché fino al 35′, quando Sforzini ha segnato, era stato il Messina a rendersi maggiormente pericoloso e bussando più volte alla porta di Pelagotti. Bella squadra davvero, quella di Gabriele, venuta a Palermo forte di una serie di risultati positivi, evidentemente non casuali, e coerente con la promessa di voler giocarsela a viso aperto per vincere.
NANDOGOL GUERRIERO IN CAMPO
Il gol, per il Palermo, non poteva che arrivare da un calcio piazzato. E lo ha costruito Sforzini. Il 32 rosanero ha saltato sul pallone di Martin, anticipando Marone, il portiere messinese, per poi ostruirne l’uscita, a nostro parere lecitamente, girandosi di spalle. Quindi è stato prontissimo a ribadire in rete la sfera rimessa al centro dell’area, a porta ormai vuota.
Nandogol ha battagliato per tutta la partita, è stato punto di riferimento per i lanci dei compagni, non si è fermato mai, nemmeno nella ripresa, e Pergolizzi si è ben guardato dal sostituirlo, anche dopo l’ammonizione presa sempre per andare a contrastare la costruzione del gioco avversario a centrocampo. E il “tagliagole” ha ripagato la fiducia con la rete del raddoppio. Ha seguito una proiezione sulla fascia di Ficarrotta, ben più efficace di Floriano, e sul suo appoggio, ha piazzato di piatto destro all’angolo sinistro della porta di Marone.
OTTIMA PRESTAZIONE DIFENSIVA
Il resto l’ha fatto la difesa che, dopo i pericoli del primo tempo, nella ripresa non ha praticamente concesso nulla al Messina, dove si è rivisto il bomber Carbonaro. Una difesa altresì capace di contribuire alle azioni offensive del Palermo.
Prendiamoci questa vittoria che vale oro, perché tiene a distanza il Savoia vittorioso sulla Cittanovese. Una vittoria che porta la firma di Nando Sforzini.
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