C’era una volta, nel girone I della serie D, una squadra di nome Palermo che deteneva il primato dei gol segnati. Dalla scorsa settimana, lo scettro di miglior attacco del gruppo è passato in altre mani: l’Acireale è andato in rete 34 volte, i rosanero 33. Il migliore attacco quindi non è più quello della squadra di Pergolizzi. In ogni caso, essere o non essere la migliore linea avanzata è comunque un primato effimero. Quella che invece deve essere considerata una emergenza è la ricerca del perché esista per i rosanero il problema del gol, dalla partita contro il Corigliano in poi.
Sicuramente qualcosa si è inceppato. Dopo il 6-0 che ha firmato la decima vittoria consecutiva in campionato, la luce si è spenta. La forza offensiva rosanero si è come appannata: gli attaccanti hanno addirittura sbagliato due rigori, e in nove partite sono state segnate appena otto reti.
Succede quindi che da nove giornate il Palermo sta mostrando una evidente fatica a creare palle gol. Dall’undicesima giornata in poi, succede che, dopo avere segnato miracolosamente qualche gol, frutto di conclusioni dovute a singoli fortuiti episodi, la squadra pensa di avere chiuso la pratica. Rinunzia quasi a cercare il secondo gol, e inizia a speculare sulla innegabile sicurezza difensiva. Non tenendo conto che gli avversari, in qualsiasi momento, possono mettere dentro qualche pallone, anche fortuitamente. Come purtroppo è accaduto, facendo evaporare con la vittoria, ritenuta certa, preziosi punti in classifica.
Non si possono affidare le incursioni offensive solo ai lanci lunghi alla ricerca della “spizzata” di Ricciardo. Non tenendo neppure nel giusto conto che l’attaccante spesso (ahime!), si fa trovare in fuorigioco. Perché non provare con Sforzini, visto che il capocannoniere rosanero attualmente ha perso la via del gol? E inoltre, l’assenza di Doda crea un altro problema: occorre fare fronte anche alla interruzione della catena di destra, che, con l’albanese e Kraja o Lancini riesce a costruire parecchie situazioni da gol. Nel settore avanzato potrebbe essere positiva la presenza di Floriano, che in questa categoria, da finalizzatore esperto, può fare molto. Occorre comunque che sia messo nelle condizioni di potere rendere al meglio, e che s’inserisca al più presto nel tessuto collettivo della squadra. Insomma, ci deve essere una inversione di tendenza. Ma subito, perché non c’è tempo da perdere.
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