Le generazioni di alunni delle classi elementari precedenti agli anni ’90, andavano a scuola con la cartella. Perlopiù fatte di cartone, riuscivano a contenere a malapena il sussidiario, due quaderni, un diario e un astuccio con penne e matite. Le riforme della scuola del 1990, con l’approvazione della legge n. 148 del 5 giugno 1990 e dopo anni di sperimentazione, hanno introdotto più docenti anche per la scuola dell’obbligo. Quindi un maestro per l’italiano, uno per la matematica, uno per l’inglese, un altro per la religione, e così via. Ciò che ne è conseguito è che sono aumentati anche i libri e i quaderni da portare a scuola e la vecchia e amata cartella è diventato un oggetto da antiquariato.
La segnalazione di un utente, padre di una bimba che frequenta la seconda elementare Ragusa Moleti di Palermo, ci dà spunto per parlare di un argomento in cui molti genitori di certo si riconosceranno: lo zaino pesante dei figli.
“Nella scuola di mia figlia – scrive Marco G. – l’ascensore non è utilizzabile. Il bidello (meglio dire operatore scolastico, ndr) fino a qualche giorno fa metteva gli zaini dei bimbi più gracili, tra cui quello di mia figlia, nell’ascensore, per evitare di salire fino al secondo piano con circa sei chili sulle spalle. La principale colpa, però – specifica il papà dell’alunna – è delle maestre che obbligano a portare tutti i libri“.
E’ un problema comune a molte scuole elementari che sono strutturate su più piani: zaini pesanti e tante scale da fare. Che per bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni non è di certo uno scherzo. Ha ragione Marco G. sulle responsabilità, in quanto in una circolare del Miur del 2009, viene raccomandato ai docenti di evitare che il peso di uno zaino possa superare il 10-15 percento del peso corporeo del bambino. Ciò significa che un bimbo di sei anni, che può pesare in media 20-25 chili, non può trasportare un peso superiore ai 2-3 chili. Ma ciò non avviene quasi mai. Lo stesso Miur chiede ai docenti di fare attenzione all’organizzazione del corredo scolastico, scegliendo solo ed esclusivamente ciò che è essenziale per evitare sovrappesi. Per lo stesso fine invita le case editrici ad un maggiore impegno nella realizzazione di testi scolastici leggeri.
Diversi Comuni hanno emanato ordinanze per dar seguito alle indicazioni del Miur, obbligando le scuole ad attenersi a quanto indicato dal Ministero dell’Istruzione e della Sanità. Tra questi non c’è Palermo. A farne le spese sono parecchi alunni in tenera età, che rischiano, per un peso eccessivo degli zaini, oltre al disagio fisico, una cattiva postura, problemi di equilibrio, di deambulazione, deformità vertebrali e rachialgie dell’età evolutiva.
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