Christian Langella, autore del gol di vantaggio rosanero, durante la partita di domenica contro il Marsala, oggi torna a parlare delle emozioni vissute durante la partita.
Il centrocampista del Palermo, Langella, in occasione della partita di domenica 5 gennaio 2020, Palermo-Marsala, dopo appena 15 minuti dal suo ingresso in campo, ha segnato il gol del vantaggio rosanero. L’occasione gli è stata posta davanti dal portiere avversario su un cross, e lui, da vero opprtunista ha risposto “presente” mandando la palla in rete.
Intervistato da “il corriere dello sport”, il numero 33 ha parlato della sua vita qui a Palermo, del gol contro il Marsala, dell’allenatore e delle sue aspettative per la fine della stagione.
Il classe 2000 inizia subito a parlare della vita che svolge qui a Palermo con i suoi compagni di avventura: “Abito in una grande villa con Felici, Ferrante e Vaccaro. Spesso anche Peretti viene da noi perché si trova bene. A volte, pranzo a Mondello con Lancini, Martinelli e Pelagotti; a cena siamo tutti insieme.
Chi cucina? Ognuno ha il suo piatto forte. Il mio è la pasta in bianco! Quello di Vaccaro, pasta con pomodoro e pangrattato, sa fare solo quella; Ferrante e Felici, che sono di Roma, preparano la carbonara. La pizza? Arriva da fuori, non ho mai lavorato nella pizzeria di papà”.
Un gol, un urlo, la gioia negli occhi…a cosa pensava il nostro centrocampista? “A tutto e a niente. Era la fine di un incubo. Come dire: Ci sono…Emozione indescrivibile. Non segnavo da quasi un anno. E mai in casa, neanche a Bari. Festa e liberazione da una stagione senza l’acuto. L’importante era comunque tornare a vincere”.
SUL GOL DI SILIPO: “Stupendo, sì. Non so se volesse tirare. Bravo e fortunato. Nel calcio ci sta”.
SUL GOL DI MAURI E LA CORSA VERSO SANTANA: “Mauri è molto legato a Mario. Si è messo a correre, lo abbiamo seguito”.
La prima gara di ritorno ha certamente regalato una gioia a Langella, che in questi mesi è spesso intervenuto dalla panchina al posto di Kraja, o viceversa: “I compagni ci prendono in giro, senza malizia: “Oggi, chi gioca?”. E “Siete la stessa persona con due identità?”.
Sull’allenatore: “Come uomo, è sincero e ti parla guardandoti negli occhi. In campo ci fa esprimere al meglio. Grazie a lui sono cresciuto del 30-40% rispetto a prima. Anche se ancora mi mancano più presenze, un paio di gol e di assist”
Critiche? «Alla gente piace, ed è giusto esprimere un pensiero. Alla fine, contano i fatti. -continua Langella- Il Palermo andrà in C. Ci metto la mano sul fuoco».
Fra i piani di Langella ci sono la promozione del Palermo in serie C e arrivare nella massima categoria, nonostante la tenera età: “La C mi darà la possibilità di scegliere meglio, anche per il futuro. Il mio sogno è la A. Voglio dimostrare che sono in grado di farcela”.
Langella conclude con una dichiarazione d’amore: “Riavvolgendo il nastro, rifarei questa scelta senza pensarci. Qui, resterei il più a lungo possibile. Spero di firmare un contratto per più anni”.
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