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Savoia, Rais: “Golia, non mi hai fatto paura, ora ti aspetto all’inferno…”

Il distacco in classifica fra Palermo e Savoia si è ridotto da tredici a tre punti e da qualche giorno si è instaurato un clima da “derby”. In seguito all’accusa di favoritismi per i rosa, da parte del presidente onorario del Savoia Alfonso Mazzamauro e alla risposta di Sagramola, oggi il direttore generale del Savoia, Giovanni Rais, tramite il proprio profilo facebook ha esposto il suo pensiero.

Palermo vs Savoia-Campionato Italiano di SerieD-GironeI. Stadio “Renzo Barbera”. Palermo.10-11-2019 Mike Palazzotto.

Il DG del Savoia ha preso le difese del suo presidente Mazzamauro, raffigurando questo “scontro” fra prima e seconda squadra in classifica, con riferimenti alla vicenda di Davide e Golia. Golia, in questo caso, sarebbe proprio il Palermo, anche se non viene mai detto chiaramente. “Sei forte, io ti rispetto, rispetto te e la tua storia, ma sono stato nella tua tana e non mi hai fatto paura, ora devi venire ad incontrarmi all’inferno e noi abbiamo fame e la bava alla bocca. Sempre sportivamente parlando si intende”.

LETTERA

Il DG inizia la lettera così: “Mi tocca dirlo, e non perché il mio Presidente abbia bisogno di rinforzi, sa perfettamente quello che dice, quando lo dice e come lo dice. Però: perché c’è la necessità di strumentalizzare le parole? Perché c’è necessità di creare sfumature là dove non esistono? I 90 minuti sul campo che sanciscono le vittorie o le sconfitte non possono trasformarsi sui social, trascinando nel vortice dell’odio direttori, AD e tifosi. Un odio che non ha ragione di esistere anche perché sarà sempre il campo a sancire chi merita e chi deve rendere gli onori. Il vero problema è che si crea ad arte sempre la polemica della quale, in Italia, non se ne può fare a meno. Su tutto.

DAVIDE E GOLIA

Si è voluto mistificare questo dualismo come la celebre storia di Davide e Golia. Io ci sto a fare la parte di Davide, e noi lo siamo Davide al cospetto di Golia per tanti motivi. Però fatemi e fateci fare la parte di Davide. Condannati, spacciati dati per morti, invece siamo lì, a 3 briciole dallo scalpo. Magari non lo prenderemo lo scalpo, però ci siamo arrivati vicino perché abbiamo una grande presidenza che ha fatto degli sforzi importanti, un signor allenatore con idee chiare e professionalità da vendere, un gruppo di ragazzi che corre, si diverte e fa divertire perché sa giocare a calcio. Uno staff che professionista non lo è ma che lavora con orari da professionisti senza risparmiarsi mai, una città che ci segue e che ci apprezza e che mai fa mancare l’incitamento. Noi, tutti, per quello che facciamo siamo dei super eroi, chi non sa non conosce i sacrifici, le ansie, le privazioni, la tensione, la voglia di fare bene, le trasferte interminabili, ma conosciamo anche la gioia adesso di stare lì che ci ripaga di tanto lavoro fatto e frutto di un importantissimo valore imprescindibile, IL GRUPPO…”

CONTINUA…

“Tutto fa gruppo, i ragazzi negli spogliatoi, lo staff che si confronta, i dirigenti uniti alla presidenza, il pubblico della curva, dei distinti e della tribuna, la stampa, la gente che vuole bene al Savoia, che non è poca. Allora è giusto che ognuno faccia il proprio percorso perché noi faremo il nostro senza guardare in faccia nessuno, perché nessuno ha guardato in faccia noi quando siamo stati in difficoltà, quando questa società, nella sua storia, è stata in balia delle onde. E chi ha potuto salvarla ha invece dato la mazzata finale. Questo non succederà più finché ci saranno questo presidente e questa dirigenza. Questa è l’unica certezza che ho”.

GOLIA, TI ASPETTO ALL’INFERNO

Giovanni Rais conclude facendo un chiaro riferimento alla partita che si giocherà il 22 Marzo 2020 a Torre Annunziata, Savoia-Palermo: “Poi altro non ho, però Golia tu che sei bello, che sei grande, che sei forte e io ti rispetto… Rispetto te e la tua storia, ma sono stato nella tua tana e non mi hai fatto paura, ora devi venire ad incontrarmi all’inferno e noi abbiamo fame e la bava alla bocca. E ti aspettiamo. Sempre sportivamente parlando si intende”.

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Francesca Catalano

Francesca Catalano è nata a Palermo il 15 ottobre 2001. Frequenta la facoltà di Scienze Politiche e delle relazioni internazionali presso l’Università degli studi di Palermo ma, nonostante la giovane età, ha già una grande passione per il giornalismo e per la scrittura. E per il Palermo.

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