Scende in campo l’11 di Mario: BUON NATALE

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BUON NATALE E SERENO NUOVO ANNO

Giunga il mio augurio sincero indistintamente a tutto il popolo rosanero per questo Natale 2019, in particolare, mi sia concessa questa sottolineatura, a (in ordine di apparizioneNello Bonvissuto, Mara Saviano, Michele Basta, Delia Romano, Giorgio Maringhini, Caterina Bruno, Mario Cucina, Melissa Catanzaro, Rino Martinez, Totò Borgese e Chrisian, fortissima squadra. Casualità vuole che siano proprio in 11, grandi tifosi e tifose rosanero che con la loro amichevole e cortese partecipazione hanno assicurato attenzione, godibilità e seguito alla nostalgica rubrica Quella mia prima volta allo stadio.

HIGHLIGHTS DAI RICORDI

Ha iniziato a sfogliare l’album rosanero Nello Bonvissuto che ci ha mostrato una tra le foto più ingiallite della storia del Palermo, quella di Vycpalek e compagni. Questi ultimi nel lontano gennaio del ’49, con un tempo da lupi, in una epica partita, pareggiarono col grande Torino di Valentino Mazzola. Indimenticata e indimenticabile!

da “Il Palermo, una storia de cento anni”. Vincenzo Corrado Rappa Editore.

Singolare il rituale riservato alla Favorita all’allora piccola Mara Saviano dal suo papà. Ogni volta che un giocatore del Palermo segnava, la lanciava in aria per poi riprenderla tra le braccia. Grande tifosa rosanero fuori sede. 

Resiste nel tempo in  Michele Basta, l’odore dell’erba del terreno di gioco e l’emozione alla vista delle maglie rosanero. Non più in tv in bianco e nero ma per la prima volta allo stadio a colori. Ricordi olfattivi e cromatici.

Particolarmente impressa nella mente di Delia Romano l’appassionata difesa di Sandro Vanello, calciatore rosanero elegante tecnicamente e in quanto belloccio idolo delle ragazzine di allora, quando un amico di suo padre nel corso di una partita osò definìrlo atta morta per la sua lentezza. Mai ledere sua maestà Sandro!

Profondala la riflessione di Giorgio Maringhini , che allo stadio si realizza la forma di comunità più completa. È proprio in ogni settore infatti che ceti sociali più diversi, uomini e donne, grandi e piccoli, si ritrovano uno accanto all’altro sotto un’unica bandiera, aggregati dalla stessa passione. Senza distinzione alcuna. Il Palermo e la sua professione, duplice questione di cuore.

Presenza di notevole successo nelle tv locali Caterina Bruno fu fermamente voluta a furor dei presidenti Barbera e Gambino e di Favalli in cabina radio dello stadio della Favorita davanti al microfono. Ne ha fatto buon uso. Prova ne sia che il ritorno della sua voce, rimasta nelle orecchie e nel cuore dei tifosi palermitani, è ancor oggi invocata. A sua buona ragione, self made speaker.

Il piccolo Mario Cucina deve la sua prima presenza alla Favorita al curioso compito di controllore del suo papà. Quest’ultimo, testa calda, più di una volta si era ritirato a casa  senza scarpe per averle giustamente omaggiate all’arbitro di turno. Immancabilmente cornuto. Un figlio chiamato a fare da freno all’esuberante padre tifoso. Singolare inversione di ruolo.

Non sui banchi di scuola ma sui sedili di un pullman in viaggio per una trasferta, Melissa Catanzaro ha appreso le prime nozioni di tifo per il Palermo dal mitico Vicè ‘u pazzu. Con gli ottimi risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Col passare degli anni crea il Gruppo RosaneroGirls al fine di coinvolgere quante più presente femminili . Intento riuscito, numerosissime le donne allo stadio. Big leader delle RosaneroGirls.

Rino Martinez, missione natale

Sarebbe riduttivo rappresentare Rino Martinez solo come grande tifoso rosanero e cantautore di successo senza rimarcare la sua attività di missionario. Un uomo incessantemente impegnato a spendersi con dispendio di energie psico/fisiche in ammirevoli iniziative socio/culturali e opere umanitarie. Ripetersi è spesso considerato un difetto ma in questo caso non lo ritengo affatto. Ribadisco una riflessione: peccatoè veramente un peccato che di Rino Martinez al mondo ce ne sia uno solo…

Totò Borgese, attorecabarettista, intrattenitore nonchè tifoso VIP del Palermo. Ancor oggi è preso dal dubbio se da piccolo per la prima volta andò allo stadio per assistere alla partita o per altro. Stante infatti il percorso di avvicinamento alla Favorita caratterizzato in Viale del Fante da tappe gastronomiche a base di panino con la milzamezzopipitonearachidi, luppini, panelle e crocchè. nessuna meraviglia se ancora si domanda se quel giorno andò allo stadio per vedere la partita o pì mangiari. Ma non ci sono dubbi: persona di fama da grande, di fame da ragazzino.

Christian

Christian, popolarissimo cantante di successo e orgogliosissimo della sua palermitanità. Da piccolo insieme a suoi coetanei per assistere alla prima partita dei rosanero ha percorso a piedi la strada dal suo quartiere di Boccadifalco a Viale del Fante. Mentre da grande a Toronto in Canada, dove si trovava per un concerto, dopo aver appreso della vittoria del Palermo a Torino sulla Juve le sue urla di gioia a momenti coprivano il fragore delle cascate del Niagara. Passione per il Palermo in due unità di misura, in chilometri e in decibel.

CONCLUSIONE

Per me e per chi come me credente per fede e cultura, quella odierna del Natale è una giornata speciale. Ho scelto oggi di adeguarmi al clima allestendo un ideale ed augurale albero di Natale. Appesi sui rami, sintetici estratti dai racconti registrati settimanalmente in questa rubrica. E’ un piacere vederlo tutto illuminato da singoli ricordi, segno principalmente che il passato del Palermo non è mai passato, è sempre presente. Ancora Buon Natale.

Mario Oddo – [email protected]

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