Di Piazza: “Palermo occasione inaspettata. Sono tifoso e…”

ECCO LE PAROLE DI TONY DI PIAZZA

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Il Palermo Calcio vive la sua stagione della rinascita in Serie D dopo aver conosciuto il gusto acre del fallimento, avvenuto per la mancata iscrizione al campionato cadetto in corso di svolgimento, sotto la gestione dei Tuttolomondo. I rosanero sono impegnati nella difficile, ma emozionante, risalita nell’Olimpo del calcio italiano, luogo dove ha nidificato l’aquila palermitani per anni ed anni diventando una big del nostro calcio. Dario Mirri e Tony Di Piazza guidano questa “riscossa siciliana” nel Gruppo I della Serie D: dopo aver vinto le prime 10 in campionato, il Palermo ha conosciuto la sconfitta casalinga contro il Savoia e ha pareggiato contro la Palmese. Ma come si è avvicinato l’imprenditore italo-americano ai rosanero? Ecco le parole di Tony Di Piazza.

Di Piazza
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LE PAROLE DI TONY DI PIAZZA

Tony Di Piazza torna a parlare del suo Palermo. Il patron dei rosanero, insieme a Mirri, si è sbottonato ai microfoni di Patrimonio italiano TV, la televisione degli italiani all’estero. Ecco le sue parole.

“È un’avventura che si è presentata quasi per caso. Naturalmente nessuno prevedeva che il Palermo finisse, dalla possibile promozione in Serie A, nella Serie D. Però è stata un’occasione per me: mi sono coinvolto in contesto sociale e sportivo nel quale io sono molto coinvolto. Sono un tifoso di calcio fin da bambino, perciò l’opportunità di far parte di questa rinascita del Palermo è stata un’occasione che non ho voluto perdere. Ho fatto società con Dario Mirri che è una persona molto corretta, ho piena fiducia in loro anche perché farlo da solo, da qui in America, sarebbe stato problematico. Dal punto di vista passionale, l’ho vista come un modo per dare risalto agli immigrati italiani di cui faccio parte avendo lasciato l’Italia nel 1966”.

Orgoglio tutto italiano: “Vorrei dare il messaggio che gli italiani emigrati che si sono affermati all’estero hanno un potenziale economico importante. È un piacere, quindi, poter dare qualcosa indietro e partecipare a questa rinascita del Palermo che è la squadra del nostro cuore! Infine, voglio dare il messaggio, come dico sempre, che non siamo più quelli che hanno lasciato l’Italia con ‘la valigia di cartone’: gli italiani, soprattutto quelli venuti dal Sud, hanno aiutato a costruire l’America della quale siamo molto orgogliosi”.

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