Sulla base di alcuni dubbi sollevati dai tifosi del Palermo, attraverso i vari canali social, proviamo a fare chiarezza sul tema Azionariato Popolare.
BANDO AVVIATO DALLA DIRIGENZA DEL PALERMO
Innanzitutto chiariamo gli obiettivi di questo bando, avviato dalla nuova società del Palermo calcio, con a capo Dario Mirri. Il giorno della presentazione ufficiale della nuova dirigenza la società ha presentato il progetto dell’Azionariato Popolare. Il capitale sociale verrà aumentato attraverso l’intervento di un ente rappresentativo dei tifosi. L’ente che vincerà il bando avrà il diritto al 10% dei voti, durante le assemblee dei soci.
I GRUPPI ATTIVI
I gruppi ufficialmente attivi per il bando avviato dalla nuova dirigenza del Palermo calcio, con scadenza 31 ottobre 2019, sono due. Entrambi i gruppi si sono attivati, in queste settimane, per raggiungere la quota adeguata al fine di poter vincere il bando proposto dalla Società Sportiva Dilettantistica Palermo.
SCADENZA DEL BANDO
In secondo luogo, precisiamo che il bando porta la scadenza improrogabile del 31 ottobre 2019. Come specificato sul sito ufficiale del Palermo calcio, “il termine ultimo per la presentazione della candidatura è fissato al 31 di ottobre 2019 e non potranno essere ammesse offerte di singole persone fisiche”. La corrispondente quota del capitale sociale verrà affidata all’ente che per primo avrà offerto la somma più alta.
I DUBBI DEI TIFOSI
Come già specificato, molti tifosi, in queste settimane, hanno sollevato diversi dubbi sulle modalità e finalità di queste associazioni. In primo luogo, ci si chiede quali possano essere gli obiettivi degli enti, oltre quello di entrare a far parte dell’assemblea dei soci della società rosanero. Fondamentalmente, l’ente che vincerà il bando si prefiggerà l’obiettivo di fare da collante tra la nuova società e i tifosi, attraverso proposte e iniziative, al fine di valorizzare la passione per i colori rosanero. Proposte che possano riguardare, ad esempio, la costruzione di campi sportivi. Di sicuro, si avrà maggiore chiarezza nel momento in cui verrà reso ufficiale il nome dell’associazione che avrà vinto il bando.
PERCHÉ QUESTA GARA TRA TIFOSI?
In particolare, molti tifosi si chiedono il motivo per cui sia stata avviata questa gara, invece di formare un unico fondo appartenente a una singola associazione. Sostanzialmente, le motivazioni si ritrovano in alcuni punti presenti negli statuti di entrambi gli enti. Differenza di vedute, ad esempio, per quanto riguarda la somma minima della quota sociale da versare. Questi aspetti, che possono apparire facili da conciliare, in realtà trovano molte difficoltà di coesione nel momento in cui sono presenti diversi punti di vista.
