La cena di Mirri? Un’opportunità di pianificazione e lungimiranza

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Parrebbe che la cena di Mirri, una cena di “prospettiva” che il presidente avrebbe organizzato a Milano nei giorni scorsi ed alla quale avrebbero partecipato tutta una serie di personaggi di eccellenza socio imprenditoriale di origine palermitana, abbia generato qualche dubbio e perplessità. Una cena indigesta ai tifosi?

UNA RICHIESTA D’AIUTO?

Qualcuno ha pensato forse, che questa cena denunci delle difficoltà impreviste? O che la forza del duo Mirri-Di Piazza sia meno solida del previsto? In realtà peró questo potrebbe essere invece indice di buon senso e lungimiranza. Il buon senso di chi cerca di progettare in anticipo un futuro, il più solido possibile, sia a livello societario che di programmazione tecnico sportiva.

Cena

UNA BUONA IDEA

Avremo maggiore contezza della forza, capacità e possibilità di Mirri e del suo staff, una volta promossi in C. Lí si dovrà  fare un mercato già molto più oneroso ed organizzare subito una squadra ammazza campionato. Detto ció, questa cena in Lombardia, con una selezionata schiera di professionisti nati nel capoluogo siciliano e affermatisi a livello nazionale, ed internazionale sembra essere non un campanello d’allarme ma – per dirla alla Camilleri – una pensata intelligente.

PENSARE IN ANTICIPO

Non va vista come il palesarsi di difficoltá inattese, ma maggiormente come un muoversi in anticipo per far fronte in modo vincente a necessitá ed incombenze prossime venture, che già dalla serie C costringeranno la società a sforzi economici, programmatici, di immagine e credibilità, almeno tripli rispetto a quelli riscontrabili tra i dilettanti. Con l’atteso ritorno tra i professionisti, intanto, si tornerá ad un mercato classico. Un mercato dove si trova poca gente svincolata. Come è di norma in D. Giá dalla C si deve trattare con le società, che fissano un prezzo per cedere il calciatore. E poi con l’entourage dello stesso, per stabilire durata contrattuale e stipendio da percepire. È tutta un’altra situazione, di certo subito molto onerosa, anche perché come in D anche in C l’obiettivo sará vincere subito, non partecipare.

UN LABORATORIO DI IDEE

Aggregare e coinvolgere concittadini brillanti che si sono fatti largo professionalmente in svariati campi, puó essere comunque una “vision” positiva. Non solo dal punto di vista strettamente finanziario, ma anche dal punto di vista socio culturale. Per generare curiosità ed interesse anche da parte di “mondi imprenditoriali ed intellettuali”, apparentemente distanti dallo specifico tema rosa nero. Puó essere la genesi di un laboratorio di idee. Idee si spera il piú possibile geniali e vincenti, per far crescere interesse e attrazione verso il nostro club in un modo piú complessivo e meno ancorato al solo sistema calcio. 

LE FUTURE INTENZIONI

Dal punto di vista imprenditoriale una cena puó creare presupposti per futuri ingressi di soci e capitali.Questo qualora intenzione di Mirri fosse quella di provare a restare in sella oltre i termini del suo “mandato dichiarato”. O per smarcarsi a traghettamento in B raggiunto. Cosi da uscire di scena da “tifoso salvatore” che riprende il suo amato posto in gradinata, tornando tifoso a tempo pieno. Un tifoso con l’orgoglio di aver provveduto personalmente a lasciare in ottime mani il Palermo. Un Palermo ormai in vista di quella che deve essere la sua dimensione naturale, la serie A.

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