La voce della curva: la rinascita del tifo riparte dalla serie D

Il tifo organizzato e non, grande protagonista del rilancio rosa nero

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Da molto tempo si discute di curva divisa. Dell’anello superiore, dell’anello inferiore, della Curva nord 12, della CNI – curva nord inferiore – e della loro presunta incomunicabilità. Tutti auspicano una soluzione, ed un tifo ad unica voce, più forte e vibrante. Ma gli ultras hanno dinamiche interne che molti non possono intuire o capire, dinamiche che tuttavia vanno rispettate.

DISERZIONE E RIAVVICINAMENTO

In questi ultimi 2/3 anni seppure a lungo fuori dallo stadio, perché  convinto che la diserzione al Palermo di Zamparini fosse necessaria, ho avuto modo di conoscere e poi frequentare alcuni dei ragazzi del “mondo ultras”. Sono ragazzi di ogni estrazione sociale e culturale, tutti sinceramente innamorati di questi colori. Le loro riunioni sono assolutamente inclusive e aperte a tutti. Vieni accolto con benevolenza e curiosità, ascoltato con attenzione, senza pregiudizio o atteggiamenti di superiorità e diffidenza.

CREARE ORGOGLIO E APPARTENENZA

 È un micro mondo di passione senza secondi fini, finalizzato all’amore per la maglia rosa nero e la città che essa rappresenta. Si autofinanziano in tutto da soli: creano gadgets come adesivi, magliette, felpe, sciarpe, cappellini etc. Con il massimo tatto poi  mettono in vendita  questi prodotti a prezzi accessibili a qualsiasi tasca. È un modo di creare orgoglio e appartenenza e di finanziare in parte i costi delle trasferte di campionato, qualche bella coreografia e gestire le spese correnti della vita di club e della sua sede. Sono ragazzi che a prescindere dalla categoria non riducono di nulla impegno, entusiasmo e dedizione.

CONFRONTO E IMPEGNO

Partecipando a molte riunioni – e mi riferisco in questo caso alla curva Nord 12 – confrontandomi, condividendo la protesta insieme, come a Roma lo scorso Maggio, capisci come senza il loro instancabile esserci e desiderio di coinvolgere la cittadinanza tifosa – avvicinando anche i minori al tifo rosa nero – molto di questo sentimento di ritrovato orgoglio e identificazione, non sarebbe giunto a questo punto di promettente rinascita! Non so, non saprei dirvi se si arriverà, come molti chiedono, ad una piena riunificazione del tifo rosa nero, ma è chiaro, che a prescindere da questa situazione, il lavoro di dedizione e passione verso maglia e città restano di altissimo livello.

SENSIBILIZZAZIONE NEL TERRITORIO

Non accade solo perché ci si è liberati di Zamparini ed i suoi inganni, che il pubblico sta tornando numeroso sugli spalti. Molto merito va attribuito a questi ragazzi che hanno fatto e stanno facendo un costante lavoro di coinvolgimento “ed istruzione al tifo” nel territorio. Una ” evangelizzazione” quartiere per quartiere, quasi casa per casa, per creare appartenenza ridestare il torpore di molti ed instillare nelle generazioni più giovani ed i minorenni l’interesse e l’amore esclusivamente per le sorti del Palermo.

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